LA MADONNA DEGLI ULIVI
Vorrei scrivere parole
da renderti felice
per l'animo quieto
che t'han lasciato
vorrei scrivere parole
così che tu possa
sentirti amato.
" La Madonna degli Ulivi - parole di conforto alla sofferenza" è un breviario poetico scritto dal dr. Flavio Burgarella, cardiologo bergamasco e scrittore, pubblicato da Telesalute associazione fondata dallo stesso per la promozione della dimensione spirituale in medicina.
Un poemetto che gli ammalati dovrebbero tenere con sé spiega l'autore, perché la sua lettura, nell'intenzione, dovrebbe ridurre la componente emotiva del dolore, occupando la mente con immagini religiose di pace e di salvezza:
… Madre Teresa, piccola luce
incurvati ancora
illumina i miei passi
che dalle umiliazioni corporali
prenda sempre più vigore
la mia sorgiva spirituale.
… Padre Pio
eleva al cielo le mani,
fai filtrare la luce di Dio
dai tuoi palmi bucati
così che riflessa su di noi
ci liberi dai peccati.
L'avventura umana della vita colta nell'espressione sofferente della malattia dà l'occasione al lettore di meditare …
Devo imparare a pulire la mente
devo meditare sul momento presente …
e di trovare nuove parole di preghiera
… La sofferenza
è una corona di spine
che una preghiera può spuntare.
… L'odore di fiore recisi
ti rende più facile il contatto,
il coraggio di chiedere in silenzio
una grazia
… Non sono solo in questo letto d'ospedale,
ora che tutti sono andati
rimango con il mio amico più caro,
Gesù che mi parla
del suo amore sconfinato per l'uomo
per liberarlo dal peccato.
Nel breviario viene trattato il tema della morte secondo i principi del non attaccamento e della continuità.
La poesia qui scivola leggera perché se impariamo a comprendere il valore della morte impariamo anche ad accettare la sofferenza quale componente del dolore, mitigandola:
… ogni tanto ti vedo
nel tuo elegante abito nero
sufficientemente scollato
per essere ammirato
con lo spacco laterale e i merletti in disegno floreale.
E mentre il dolore riprende
ad offuscarmi la mente
ci metti un pizzico di civetteria,
i pizzi sulla giarrettiera
a ricordarmi che al di là del fosso
è già primavera.
Burgarella conclude la composizione riprendendo il tema dell' immortalità dell'anima:
… E nel più profondo dell'oblio
vagare spensierato nell'immensità dello spazio
essere un'onda quantica
la memoria di un fotone spento.